Iniziamo oggi, con questo articolo, una nuova rubrica interamente dedicata alla progettazione e alla ristrutturazione della Farmacia. Puoi trovare questi contenuti anche sui nostri canali social Facebook e Linkedin.
Cos'è la farmacia?
Prima di tutto partiamo dalla percezione che ne hanno i clienti / pazienti: essa è innanzitutto un luogo di benessere e prevenzione della salute. Ma è anche (soprattutto per voi farmacisti) uno spazio commerciale. In quanto tale esso deve rispettare regole progettuali ben definite, naturalmente lasciando un minimo di apertura anche a qualche piccola "licenza" o eccezione!
Redditività in farmacia
Ogni spazio di vendita ha una propria redditività, che deve essere monitorata e misurata costantemente. Anche in farmacia, naturalmente, vale questa regola! La redditività passa necessariamente attraverso la capacità di concepire aree, percorsi e arredi che mettano in evidenza i prodotti, catturino l'attenzione del cliente e ne migliorino l'esperienza di acquisto. In pratica, quindi, la redditività andrà ad aumentare in funzione di quanto verrà percepito dal cliente!
Migliore sarà la percezione (in funzione di quanto atteso) e maggiore sarà la redditività!
Proprio per questo noi suggeriamo di progettare gli ambienti commerciali seguendo non soltanto i trend del momento, ma, anche e soprattutto, le reali necessità dei consumatori, che andranno quindi ascoltati prima e soddisfatti dopo! È ovvio che ogni spazio ha le proprie caratteristiche e, di conseguenza, l’approccio progettuale sarà differente di caso in caso: forme, colori, materiali, illuminazione e comunicazione devono essere ripensati volta per volta e la bravura di un progettista sta proprio nel creare il giusto equilibrio tra questi elementi per ottenere il risultato migliore.
Gli spazi
Quando si hanno a disposizione spazi ristretti, ad esempio, l'obiettivo dovrà essere quello di riuscire a far perceprire ambienti più ampi, da un lato ottimizzando e razionalizzando l’area vendita e gli spazi di servizio, dall’altro utilizzando colori e materiali preferibilmente chiari per gli arredi e le pavimentazioni e, infine, utilizzando qualche tocco di colore più deciso per evidenziare delle aree di interesse.
Nel caso opposto, ovvero quando ci si trova in spazi molto ampi, sarà necessario farlo percepire meno dispersivo sfruttando le dimensioni dal punto di vista della funzionalità. In questo modo il cliente pur muovendosi su grandi superfici, le percepirà più compatte, sentendosi più "vicino ai prodotti". In questi casi è opportuno utilizzare delle tinte forti o scure per evidenziare alcuni reparti più defilati oppure delle forme curve che “avvolgano” il cliente. Si dovrà poi pensare a specifici percorsi espositivi che lo “accompagnino” al banco.
Esistono poi le eccezioni: ad esempio, in uno spazio piccolo con un soffitto molto alto, bisognerà cercare di abbassarlo visivamente, non solo con una controsoffittatura, ma anche attraverso l’utilizzo di un colore molto scuro che contrasti con le pareti e i pavimenti e faccia percepire lo spazio più dilatato.
L'illuminazione
Nella buona riuscita di un progetto gioca un ruolo essenziale anche l’illuminazione (non naturale). Questa va studiata per:
- dare il giusto risalto ai prodotti in esposizione,
- integrare armoniosamente la luce naturale
- trasmettere ai clienti ed agli operatori una sensazione di benessere
L’area vendita deve avere 2 livelli di illuminazione generale: il primo dovrà avere una luce più diffusa, il secondo una luce più “puntuale”, sulle scaffalature.
Attenzione alla luce troppo calda: non è funzionale ed altera il colore dei prodotti.
Oggi più che mai è fondamentale che il progetto:
- eviti di creare zone espositive nascoste o “fredde”
- dia spazio alla mobilità dei clienti e visibilità ai prodotti
- elimini barriere od ostacoli
- comunichi correttamente prodotti e sevizi offerti
- esprima appieno la professionalità del titolare.
Ci avevi mai pensato?
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